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Visualizzazione dei post da ottobre 23, 2017

IL GENIO NELLA BOTTIGLIA

Le emanazioni di un senso profondo, fine, avevano assunto nei millenni nomi e vesti rituali. Gli antropologi, acerbi, ne avevano parlato spesso. Quelle emanazioni, cristallizzate nei logos, nelle culture, si volevano più o meno innate, a seconda. Sedicenti grandi maestri, avevano offerto e offrivano maschere parziali d’ombra, benevole o incuranti, anche qui… a seconda. Le emanazioni, comunque, erano grandi case rassicuranti. La mia, per lungo tempo, fu la vendetta. Virtualità o atto che ristabilisce un equilibrio. L’equilibrio stesso fu casa d’altri. E l’onestà, il paradiso, il giudizio, la legge degli uomini o di Dio, furono casa d’altri ancora. Tutte galere. Quando il volo assume un nome, smetti di sentire la voce del mondo in favore di quel solo nome. L’atto, l’evento, si esorcizza, si ritualizza. Diventa rappresentazione e obbligo. O percorso obbligato. Ed eccoti: sei il genio prigioniero della bottiglia.