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Visualizzazione dei post da ottobre 16, 2017

(TU) - INTRO

Fuori dall’ordine economico consueto, risultavamo impensabili, e dunque imprendibili. Eravamo lì, in carne ed ossa, ma non ci vedevano. Quelli guardavano invece tele tessute dai loro discorsi, immagini rese evidenti da complessi e minuziosi sistemi di illuminazione. Noi scomparivamo nello sfondo. Colpimmo, dall’alto calando, come i jaguncos del Sertao colpivano attraversando deserti che si davano per non attraversabili. Ci proteggeva il pensiero degli altri, i loro impossibili . Per rubare, rubavamo. Il valore di ciò che prendevamo, però, quelli, non sapevano calcolarlo. E compravamo, anche. Alle volte. Era uno scudo. Esseri invisibili, eppure solidi, planando , sentivamo le correnti che ci spingevano. L’Uno ci legava ai derubati. Si tendeva ad un pareggio di bilancio, avrebbe detto il ragioniere. Il libro mastro era invisibile quanto noi. Se ti sforzavi per renderlo intelligibile, ti ritrovavi immerso nei “come”, lontano dai “perché”, smarrito. E allora parlavi, facevi discor