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Visualizzazione dei post da agosto 17, 2017

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Quando capii o decisi che il mio tempo sull'isola stava finendo, sentii nell'attuale un dolore coniugabile al futuro. Ossia: non immaginai quanto mi sarebbe mancata la prateria, o la pietra, o la profondità della valle, né temetti di potere smarrire la presenza partendo; trovai invece già quella presenza in me, proprio li' dove mi brucia mancanza e li' dove mi perdo. Avvenne con serenità. Lo si dice di alcune morti. Andrea, lui, era morto da pochi mesi, per quanto questa frase possa trovare un senso. Me ne diede notizia mia madre, via telefono, e fu durante un pomeriggio immobile, non un alito d'aria a carezzare rami e visi. Ma non è nel ricordo di quel giorno che mi vedo salire alle grotte - l'unico posto da cui si poteva telefonare. Sono io stesso quel percorso di settanta passi tra gli olivastri e la parete di roccia, fluente di giganteschi capperi. Sono una fluente chioma di cappero che mi guarda salire alle grotte, per sempre e da sempre. Ricordo però il m