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Visualizzazione dei post da settembre 24, 2017

SKIZO

Avevo parlato per l’ultima volta con mio padre all’età di 12 anni. Camminavamo per il viale della Pineta, a Pescara. Pescara era la sua città, non la mia. Io ero nato e cresciuto in un paese del sud Italia, paese nel quale egli visse una sorta di esilio  determinato dal posto di lavoro. Quella volta in cui parlammo e sembrò l’ultima, e lo fu in effetti per lunghissimi anni, mio padre era tornato a vivere in Abruzzo da poco tempo, e noi con lui. Non nostro malgrado, quanto piuttosto in piena fiducia e nella naturalezza degli eventi. Noi eravamo io, mia madre e mia sorella. Doveva essere autunno, un autunno mite, io e mio padre camminavamo ognuno su una strada diversa. La sua era parto della memoria, egli non vedeva bene cosa c’era di nuovo rispetto agli anni sessanta. La mia era attuale, di una attualità senza magia che atterriva. Fu, quello, un periodo molto positivo della vita di mio padre. Dopo quindici anni di turni in acciaieria in qualità di operaio, aveva ottenuto un posto da res